Le 150 donazioni e il mio impegno insieme ai giovani

Nei giorni scorsi Maurizio Marogna ha tagliato un traguardo importante. Ma per lui, insegnante e donatore con l’Avis di Caprino Veronese dal 1978, l’obiettivo è un altro: «A scuola cerco di far capire alle nuove generazioni quanto sia prezioso compiere questo gesto»

 

 

In questo 2023 saranno 45. Sono gli anni trascorsi da quel 1978 quando Maurizio Marogna ha deciso di iniziare a donare. Insegnante di scienze motorie all’istituto alberghiero “Luigi Carnacina” di Bardolino, in provincia di Verona, Maurizio nei giorni scorsi ha tagliato il traguardo delle 150 donazioni.

 

Socio di Avis Comunale di Caprino Veronese, come spesso avviene ha seguito l’esempio del papà che, tra dieci giorni, compirà 95 anni. Tuttavia, mentre ci parliamo, la sua attenzione è rivolta ad altro: per carità, è consapevole del “percorso” compiuto finora, ma per lui è quasi normale. «Quello che mi preme è l’impegnoche sto portando avanti insieme ai giovani». Sì perché da bravo professore quale è, da tempo Maurizio spiega ai suoi studenti quanto prezioso sia compiere questo gesto. Come funziona la donazione, a cosa servono gli emocomponenti, quali requisiti deve avere una persona per poter fare la propria parte.

 

Il risultato di questo dialogo costante con le nuove generazioni è stato centrato 10 anni fa: «In collaborazione con l’Avis Comunale di Bardolino abbiamo istituito il primo gruppo di giovani donatori proprio nell’istituto alberghiero dove insegno – racconta – Sono stati 130, tra ragazze e ragazzi, a partecipare attivamente per un totale di 441 raccolte effettuate lungo questo periodo. Per noi, e per me che ne sono stato il promotore, è una grandissima soddisfazione frutto di un lavoro di sensibilizzazione e di promozione costante della cultura della solidarietà. Le nuove generazioni, così facendo, dimostrano di essere consapevoli e desiderose di essere cittadini attivi».

 

Proprio per questo nell’istituto “Luigi Carnacina” è stato lanciato un concorso per creare il logo del gruppo degli studenti donatori: «Entro la fine di febbraio i ragazzi presenteranno i bozzetti realizzati che saranno poi valutati da una commissione creata ad hoc». Ma non finisce qui. 

 

Papà a sua volta di due figlie, Ludovica di 22 anni e Lucrezia di 26, entrambe donatrici, Maurizio e i suoi studenti nei prossimi giorni saranno protagonisti di un’altra iniziativa solidale: un torneo di bocce insieme a un’organizzazione del territorio che si occupa di assistere persone giovani e meno giovani con disabilità.