L'Associazione

La storia di AVIS, l’identità e le tappe fondamentali

CHI SIAMO

AVIS (Associazione Volontari Italiani del Sangue) è un’associazione privata, senza scopo di lucro, che persegue un fine di interesse pubblico: garantire un’adeguata disponibilità di sangue e dei suoi emocomponenti a tutti i pazienti che ne abbiano necessità, attraverso la promozione del dono, la chiamata dei donatori e in alcuni casi anche la raccolta diretta di sangue, d’intesa con le strutture ospedaliere pubbliche.
Fonda la sua attività sui principi della democrazia, della libera partecipazione sociale e sul volontariato, quale elemento centrale e insostituibile di solidarietà umana.

Vi aderiscono tutti coloro che hanno intenzione di donare volontariamente, anonimamente, periodicamente e gratuitamente il proprio sangue, ma anche chi, non potendo compiere questo gesto perché non idoneo, desideri collaborare gratuitamente a tutte le attività di promozione e organizzazione.

Oggi è la più grande organizzazione di volontariato del sangue italiana che, grazie ai suoi associati, riesce a garantire circa l’80% del fabbisogno nazionale di sangue. Nel complesso, AVIS può contare su oltre 1.300.000 soci, che ogni anno contribuiscono alla raccolta di oltre 2.000.000 di unità di sangue e suoi derivati.

AVIS è presente su tutto il territorio nazionale con oltre 3400 sedi (numero che comprende anche 19 sedi fondate in Svizzera da emigranti italiani negli anni Sessanta).

Molto impegno è riservato alla promozione della solidarietà, della cittadinanza attiva e degli stili di vita sani e corretti. A queste attività si aggiunge anche il sostegno alla ricerca scientifca e la partecipazione a progetti di cooperazione internazionale.
Nel conseguimento di tutti questi obiettivi, AVIS può contare sulla collaborazione delle più importanti e prestigiose istituzioni nazionali e di soggetti privati con cui ha stipulato accordi di collaborazione e protocolli d’intesa.

La nostra storia attraverso gli anni

2017

AVIS festeggia il suo 90° anniversario con un ricco programma di iniziative e manifestazioni per celebrare l’impegno e la costanza di chi, in molto volontario e silenzioso, durante questi 90 anni ha contribuito alla crescita di quella che è diventata una delle più importanti associazioni di volontariato italiane.

    2015

    Si conclude il percorso di accreditamento del sistema trasfusionale italiano, iniziato nel 2007 con il recepimento delle Direttive europee che fissavano standard comuni di qualità, sicurezza per la raccolta, il controllo, la lavorazione, la conservazione e la distribuzione del sangue e degli emocomponenti. Il percorso ha coinvolto anche AVIS, che si è attivata fin da subito per garantire la conformità delle sue unità di raccolta nei tempi fissati.
    Il 2 novembre viene approvato un nuovo decreto che introduce importanti novità in tema di qualità e sicurezza del sangue.

    2011

    Nasce Radio Sivà, web radio dell’associazione che diventerà nel tempo un punto di riferimento non solo per i donatori di sangue, ma per tutto il volontariato italiano.

    2009

    Viene raggiunto il traguardo di 2.000.000 di donazioni. Il 6 aprile l’Abruzzo è colpito da un terremoto di magnitudo 5.8 della scala Richter. AVIS si attiva fin da subito, gestendo un Punto Medico Avanzato del Campo Globo. Inoltre, viene istituita una raccolta fondi che permette di destinare 800.000 euro in interventi per il diritto allo studio.

    2007

    Nasce il Centro Nazionale Sangue, organismo che fa capo al Ministero della Salute e che opera all’interno dell’Istituto Superiore di Sanità. Svolge funzioni di coordinamento e controllo tecnico-scientifico del sistema trasfusionale nazionale nelle materie disciplinate dalla Legge 219/2005 e dai decreti di trasposizione delle direttive europee. Fanno parte del suo Comitato direttivo anche i rappresentanti delle Associazioni e Federazioni di donatori di sangue, tra cui AVIS.

    2005

    Il Sistema AVIS supera il milione di donatori, con 1.775.000 donazioni. Dopo 15 anni di attesa, viene emanata la Legge 219/05, che riconosce la funzione civica, sociale e solidaristica che si esprimono con la donazione. Per questo, da un lato, conferma che le Associazioni di volontariato del sangue concorrono ai fini istituzionali del Servizio Sanitario Nazionale attraverso la promozione e lo sviluppo della donazione organizzata e la tutela dei donatori; dall’altro, assicura la presenza di queste Associazioni sia nella Consulta tecnica sia nel Centro Nazionale Sangue.

    2003

    L’Assemblea dei soci approva il nuovo Statuto (approvato con Decreto del Ministero della Salute del 13 febbraio 2004) e AVIS Nazionale diventa un’”Associazione di Associazioni e di soci”: ciascuna AVIS, appartenente ai diversi livelli organizzativi (comunale, sovracomunale, provinciale e regionale) è socia delle AVIS di livello superiore, sino all’AVIS Nazionale; inoltre, ogni socio iscritto alle AVIS Comunali è socio delle AVIS Provinciali e Regionali di riferimento, oltre che di AVIS Nazionale.
    Con l’obiettivo di passare da una struttura a “piramide rovesciata” ad una “struttura a rete”, ciascuna AVIS si è dotata di autonomia giuridica, patrimoniale e gestionale.e.

    1998

    Prendono avvio le Avisiadi, un’iniziativa sportiva che annualmente vede coinvolti giovani avisini sportivi che provengono da tutte le regioni.

    1997

    A seguito dell’emanazione del Decreto Legislativo n. 460/97 istitutivo delle ONLUS, AVIS, in quanto Associazione iscritta nel Registro Regionale del Volontariato, acquisisce la qualifica di ONLUS di diritto.

    1995

    Vengono emanati i decreti attuativi della L.107/90, concernenti i ruoli delle Regioni, l’azione nelle zone carenti, la formazione dei Comitati del Buon Uso del Sangue negli ospedali o nelle Usl, la gestione delle emoteche e i CRCC (Centri Regionali di Coordinamento e Compensazione).

    1994

    Il Ministero della Sanità emana il primo Piano Nazionale Sangue e Plasma, per il triennio 1994-1996. Il 14 novembre si costituisce la prima Consulta Nazionale Giovani.

    1991

    Viene pubblicata in Gazzetta Ufficiale la Legge Quadro sul Volontariato n. 266, anche grazie all’importante contributo di AVIS Nazionale. A seguito di questo provvedimento, AVIS è iscritta al Registro Regionale del Volontariato della Lombardia, che dal 2001 è di pertinenza provinciale.

    1990

    Entra in vigore la Legge n. 107, recante la “Disciplina per le attività trasfusionali relative al sangue umano e ai suoi componenti e per la produzione di plasmaderivati”. Con questa legge, si estende a livello nazionale il principio di gratuità della donazione, sino ad allora sancito solo da alcune leggi regionali. Inoltre, si afferma che le Associazioni dei donatori volontari di sangue e le relative Federazioni concorrono ai fini istituzionali del Servizio Sanitario Nazionale concernenti la promozione e lo sviluppo della donazione di sangue e la tutela dei donatori.

    1977

    Si tiene il primo convegno nazionale dei gruppi giovani.

    1971

    Viene lanciata la prima campagna di Pubblicità Progresso. È dedicata alla donazione di sangue e il logo che compare negli spot e nelle immagini pubblicate sulla stampa è proprio quello di AVIS.

    1970

    Viene emanato un nuovo Statuto (approvato dallo Stato nel 1974) che prevede la possibilità di costituire AVIS regionali, a cui è demandato il compito di coordinare le realtà territoriali di AVIS, raccordandosi con l’AVIS Nazionale, e di divenire interlocutori delle Regioni, da poco costituite nell’ambito dell’Amministrazione dello Stato e alle quali viene affidata la gestione del Servizio Sanitario pubblico.

    1969

    AVIS lancia la prima Giornata Nazionale del Dono del Sangue, che si celebra il 12 ottobre.

    1967

    La legge n. 592 regolamenta la raccolta, la conservazione e la distribuzione del sangue umano in Italia. Viene riconosciuta sia la funzione tecnica di AVIS sul piano dell’organizzazione e della promozione in ambito trasfusionale, sia la funzione civica e sociale.

    1955

    Nasce in Lussemburgo la FIODS, Federazione Internazionale delle Associazioni di Donatori di Sangue, proposta già da tempo dal presidente Formentano, che ne diventa Consigliere e, successivamente, Presidente.

    1950

    AVIS Nazionale viene riconosciuta giuridicamente dallo Stato con la legge n. 49.

    1947

    Viene pubblicato il primo numero della rivista associativa AVIS SOS – Sempre Ovunque Subito.

    1933

    Si tiene il primo Convegno nazionale.

    1929

    Viene approvato il primo Statuto dell’AVIS. “Scopo dell’Associazione – si legge – è di propagandare, specialmente nelle masse operaie, il concetto prettamente umanitario, sociale e patriottico dell’offerta volontaria del proprio sangue”. Da Milano parte un’opera di proselitismo che via via si allarga a tutta la penisola. Nascono gruppi di donatori in diverse città italiane come Ancona, Bergamo, Brescia, Torino, Napoli, Cagliari, Cremona.

    1927

    All’invito rispondono 17 persone, che si riuniscono il 16 febbraio dando così vita all’AVIS, Associazione Italiana di Volontari del Sangue, che si pone obiettivi estremamente ambiziosi: soddisfare la crescente necessità di sangue contribuendo a salvare vite umane, avere donatori pronti e controllati e lottare per eliminare la compravendita di sangue.

    1926

    Vittorio Formentano lancia a Milano un appello per costituire un gruppo di volontari per la donazione del sangue.